I cinesi adorano le borse e (anche) per questo fanno rotta su Firenze, cuore del più importantedistretto industriale  al mondo della pelletteria, con specializzazione nel segmento lusso. È a Firenze (dove le vendite cinesi tax free sono cresciute del 35% nei primi otto mesi del 2017) che i viaggiatori orientali trovano borse per tutte le tasche, nelle boutique dei marchi internazionali ma anche nei negozi indipendenti che hanno produzioni locali. Ma è a sud di Firenze, a Reggello, che trovano The Mall, l’outlet della moda che rappresenta una delle mète irrinunciabili di qualunque viaggiatore cinese. The Mall, che fa capo al gruppo francese Kering, riunisce 41 marchi di lusso da Gucci a Bottega Veneta, da Fendi a Givenchy, da Burberry a Tod’s, da Ferragamo a Versace: ormai è il più grande outlet al mondo di brand premium, diventato – almeno per i cinesi – una destinazione “al pari” degli Uffizi (più del 65% della clientela cinese). Per il centro commerciale – che fa capo alla Design Management di Scandicci, 22,5 milioni di fatturato 2015 (raddoppiato in due anni) e 17,5 milioni di margine operativo lordo – la Cina è il traino. Se i cinesi a Firenze stanno spendendo a man bassa negli acquisti moda, lo stesso non avviene con gli hotel. «I cinesi comprano il lusso ma non quello a cinque stelle e per adesso preferiscono i 3-4 stelle». Nel 2016 gli arrivi di cinesi a Firenze-città sono stati 170mila (338mila nella provincia), per un totale di 327mila presenze (522mila in provincia). «I numeri sono piccoli ma raddoppiano ogni anno. E la crescita continuerà, visto che è sbarcato in Europa l’operatore cinese Ctrip, terzo fornitore mondiale di camere d’albergo; e si sono affacciati Alibaba, attraverso la piattaforma Alitrip, e Wechat».